I luoghi della Grande Guerra in Vallagarina
- una mappa interattiva -



Punti 1-17: Rovereto, Mori, Ala, Avio
Dal maggio 1915 la Vallagarina fu attraversata dalle opposte linee. Fu qui che nell'ottobre 1918 gli austriaci chiesero l'armistizio. Dal 1919 la ripresa della vita civile ed economica cancellò gran parte delle tracce della guerra, tuttavia alcuni manufatti sono ancora visibili.
Rovereto divenne rapidamente un luogo della memoria meta di numerose visite.
Punti 18-23: Valli del Leno
Tra il 1915 e il 1918 i comuni trentini del Pasubio - Vallarsa, Terragnolo e Trambileno - vennero distrutti e la popolazione evacuata.
Al rientro di profughi e soldati, il lavoro di ricostruzione si affiancò al recupero dei metalli di guerra sui campi di battaglia.
Oggi, seguendo l'antica rete di sentieri e di strade militari, si incontrano numerosi resti di fortificazioni e trincee.
Punti 24-31: Monte Pasubio
Fu uno dei campi di battaglia più importanti del fronte italo-austriaco. Qui si combatté la più lunga guerra di mine di tutto il fronte europeo.
Al termine del conflitto fu dichiarato "zona sacra" e divenne meta di pellegrinaggi, visite ed escursioni. Ancora oggi è costellato di gallerie, camminamenti e trincee.
Punti 32-37: Monte Zugna
Nella storia della Grande Guerra lo Zugna è importante per la resistenza che gli italiani opposero all'offensiva austriaca del maggio 1916.
La montagna è interessante anche sotto altri aspetti. Sulle sue pendici si trova una vasta area con orme di dinosauri. Nei pressi del rifugio Monte Zugna è attivo l'Osservatorio astronomico della Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Punti 38-44: Monte Baldo
A cavallo tra il Garda e la valle dell'Adige, il monte Baldo è uno straordinario balcone sul lago e la Pianura Padana. Controllato per tutta la guerra dall'esercito italiano, il territorio venne modificato per rispondere alle esigenze dei militari.
Da poco trasformato in Parco Naturale Locale per la sua ricchissima flora, conserva numerosi manufatti della Grande Guerra.
Punti 45-55: Val di Gresta
Negli anni della grande guerra, la val di Gresta rappresentò per gli austriaci l'equivalente del monte Baldo per gli italiani: l'area dove distribuire, dal basso fino alle quote più elevate, le artiglierie. Anche da qui, nel maggio 1915, la popolazione venne evacuata.
Oggi, grazie all'opera di volontari si possono visitare numerosi manufatti della fortificazione campale austriaca.
Punti 56-210: i forti austriaci e italiani in Trentino Alto Adige e zone limitrofe
Questi punti e i testi che li descrivono sono stati realizzati da Alessandro Ghezzer e Cristina Corradini.
Gli autori hanno curato questa mappa, relativa ai forti e ai musei della Grande Guerra in Trentino e dintorni.
Anche la Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento ha censito i forti della grande guerra in Trentino (formato .shp). Da parte mia ho convertito il dataset originale per ricavare questo file in formato .json.
I testi dei punti numerati (1-55) sono stati redatti dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, che ha anche gentilmente condiviso la mappa storica del maggio 1918. In rosso sono indicate le linee italiane, in blu quelle austro-ungariche.
Le immagini sono tratte dalla pubblicazione "I luoghi della Grande Guerra in Vallagarina" (pagine 10-33), curata dallo stesso museo.
Questa pagina web è stata realizzata da Alessandro Vallin.